Relax & Paesaggio a circa un’ora da Piacenza, Milano, Pavia e Cremona.
Si percorre la Val Tidone, in provincia di Piacenza, famosa per i vini che accompagneranno i piatti preparati dalla Pro Loco Strà-Trevozzo nelle piacevoli serate del 5/6 Agosto 2017.
Tra le tipicità piacentine due primi piatti immancabili e il pane genuino della Val Tidone accompagnato dai salumi.
I gnocchetti Pisarei e fasò di farina, pangrattato e acqua conditi con sugo di pomodoro e fagioli.
Una ricetta che ha origini antiche, nel Medioevo con gli ingredienti che contadini e monaci avevano a disposizione. Pare infatti che i pisarei venissero offerti ai pellegrini provenienti da tutta Europa di passaggio lungo la via Francigena. E il nome deriverebbe dallo spagnolo “pisar” che significa schiacciare, il gesto per creare il tipico incavo centrale perfetto per raccogliere il sugo. Nel corso del tempo sono stati aggiunti i fagioli e la pancetta, per rendere ancora più nutriente la pietanza.
Tortelli piacentini a forma di caramella, con ripieno di spinaci, ricotta e grana padano, conditi con burro e salvia.
La caratteristica chiusura della pasta con due “code” alle estremità è del 1351, quando il nobile piacentino Bernardo Anguissola ospitò Francesco Petrarca al castello di Vigolzone (PC). Fu il feudatario a chiedere al cuoco di modificare dei comuni ravioli in un qualcosa di più originale e visivamente gradevole per i canoni estetici del poeta. Con la stessa conformazione furono apprezzati e descritti anche da un altro poeta, Giosuè Carducci, ospitato al castello nel 1888 dal conte Cesare Anguissola.
Inconfondibile il Batarò della Val Tidone, un pane genuino battuto, poco alto per consentire una veloce cottura, croccante e farcito in versione salata o dolce. Era il panino della merenda contadina.
Saporiti salumi. Piacenza è tra le poche province italiane con 3 Dop: Coppa – Pancetta – Salame, come ricordano i cartelli stradali sparsi sul territorio, provvisti di Qr Code per le informazioni turistiche direttamente sul cellulare.
La Val Tidone è la più occidentale della provincia di Piacenza e dell’Emilia Romagna. Qui la produzione viticola è molto intensa e le dolci colline sono ricoperte da filari di viti, boschi e campagne. Resa famosa anche all’estero dai suoi vini.
Strà spicca per il santuario della Beata Vergine Maria Madre delle Genti, meta di pellegrinaggi.
Eretto nel 1958 sul luogo dell’eccidio di civili inermi, da appartenenti alle forze armate tedesche, ricorda le vittime civili della seconda guerra mondiale della provincia di Piacenza. Nella cripta una fiaccola accesa a Roma nelle Fosse Ardeatine. Sul campanile una copia della Madonna del Duomo di Milano.
Particolarmente significativo è il Presepe Meccanico di Strà. Eseguito con estrema cura con materiali naturali e particolari giochi di luce. I movimenti meccanici che animano i personaggi, sono realizzati in modo artigianale recuperando parti di elettrodomestici, fanali di bicicletta, parti di auto o moto, ingranaggi di macchine da scrivere…occupa una superficie di circa 20 metri quadrati ed è entrato nel circuito dei presepi più visitati.