Sulla sinistra della Trebbia siede il villaggio di RIVALTA in una piccola prominenza di suolo, come lo indica il nome suo. La parrocchia arcipretura è al piè di una rupe, su cui torreggia l’antica rocca dei Landi. In quel fortilizio, comecchè munito di valida difesa, la vezzosa Bianchina, pudica moglie a Versuzio Landi, non era al sicuro dalle insidie suggerite a Galeazzo Visconti dal suo mal’animo proclive alle libidini, ma l’adontato marito ne prendeva aspra vendetta, togliendo al seduttore la signoria di Piacenza. Sul cominciare del secolo XVI fu sorpreso in quel castello dalle genti di Francia, e cadde nelle loro mani, il Cardinale Ascanio Sforza, ivi rifugiatosi dopo essergli andato in fallo l’ardito disegno di ricuperar Milano al fratel suo Lodovico il Moro. Nel 1636 gli Spagnuoli; cento dieci anni dopo gli Austriaci comandati dal Berenklau, e nel 1799 i repubblicani di Francia cagionarono orribili guasti al fortilizio: gli ultimi, più furibondi degli altri, non risparmiarono nemmeno il sacro subiacente tempio. Una torre quadrata che resta in piedi, mostra i segni delle nemiche artiglierie; un’altra munita di doppia merlatura, e terminata in cuspide conica, offre dal ballatoio che le fa corona una ridentissima prospettiva. Nel 1780 il Marchese Giuseppe Landi ridusse a stazione signorile gl’interni quartieri, fregiandoli di ornati e di pregevoli dipinture, tra le quali alcune assai lodate del Cremonese Bertoni: una lapide affissa alle pareti ricorda agli ospiti gli avvenimenti, dei quali superiormente si die cenno.

Comunelli e Parrocchie che lo compongono

Sulla destra della Luretta sorge in altura il piccolo villaggio di Monticello. Amenissima è la posizione di Razzanello, e più ridente venne resa dalle belle coltivazioni del Conte Daniele Scotti, che ne possiede i terreni: presso la chiesa parrocchiale erge sua fronte l’ antico castello, già posseduto dal Collegio inglese. Nei deliziosi colli che sorgono tra la Luretta e la Trebbia apparisce il villaggio di Momigliano, già feudo dei Radini-Tedeschi: dalla sua cava di arenaria il primo dei Farnesi, Pier-Luigi, fece estrarre il materiale per la costruzione del forte di Piacenza. In due villaggi è divisa Crovara; nell’inferiore è la parrocchia, già posseduta dai PP. Serviti, uno dei quali, il B. Giannangelo Poggi Milanese, ivi appunto avea istituita una Riforma. Castelletto e Tuna formarono feudo ai Landi; Lisignano fu eretto in contea nel 1680 da Ranuccio II, per fregiare di quel titolo i Lerni di Piacenza. Tutti e tre sono piccoli villaggi, del parichè Borgomasca e Gazzola: nel cortile della casa Bonelli, posta in quest’ultimo, è quel pozzo quasi barometrico, di cui si fece menzione nella corografia fisica.


RIVALTA capoluogo;
Monticello;
Rezzanello;
Momigliano;
Crovara;
Castelletto;
Lisignano;
Gazzola;
Borgomasca;
Tuna.

Superficie del Comune. – Ettari 4415. 96. 36.

Corografia fisica, storica e statistica dell’Italia e delle sue isole: corredata di un Atalante di mappe geografiche e topografiche, e di altre tavole illustrative, Volume 8, Ducati di Parma Picenza e Gustalla, ed. 1839, Attilio Zuccagni-Orlandini *


* La corografia detta anche geografia corografica o corologia è la descrizione di fatti o di fenomeni geografici di una determinata regione. La carta corografica è volta a rappresentare una regione più o meno ampia della superficie della Terra sotto il profilo sia fisico che antropico, indicando le eventuali relazioni di interdipendenza tra i fatti osservati. Dalla voce discende il più utilizzato aggettivo “corografico”, che indica la descrizione di una zona su carta, e il nome “corografo”, vale a dire un geografo che si dedica allo studio della corografia ed è autore di opere corografiche.